Regione Veneto

“Informati per scegliere"

Domande Frequenti

Ti aiutiamo a saperne di più sulla donazione di organi e tessuti tramite la nostra collezione di Domande Frequenti

È OBBLIGATORIO ESPRIMERE IN VITA LA PROPRIA VOLONTÀ SULLA DONAZIONE DI ORGANI?

No. Non è un obbligo, è un tuo diritto tutelato dalla legge, quindi un’opportunità.

CHI PUÒ ESPRIMERSI SULLA DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI?

Tutti i cittadini maggiorenni.

POSSO CAMBIARE LA MIA ESPRESSIONE DI VOLONTÀ?

Si, puoi cambiare la tua scelta in qualsiasi momento: anche questo è un tuo diritto tutelato dalla legge.
La legge considera valida l’ultima decisione che avrai preso.

E SE IO NON FOSSI FAVOREVOLE ALLA DONAZIONE?

La legge tutela qualunque tua scelta e il tuo diritto di non essere favorevole alla donazione.
Se lo vorrai, comunque, potrai sempre cambiare idea.

COME FACCIO A SCEGLIERE?

Clicca qui per vedere i cinque modi per dichiarare la tua volontà di donare organi e tessuti.

CHI MI GARANTISCE CHE LA MIA SCELTA VERRÀ RISPETTATA?

La legge dispone che la tua espressione di volontà, favorevole o meno alla donazione, venga conservata in un registro informatico nazionale, sicuro e trasparente, chiamato SIT (Sistema Informativo Trapianti): solo i medici dei coordinamenti trapianti abilitati possono consultare le informazioni contenute nel SIT, al momento del bisogno, giorno e notte.

QUINDI LA MIA ESPRESSIONE DI VOLONTÀ È SEMPRE CUSTODITA NEL SIT?

No.
Il SIT raccoglie e registra solo le espressioni di volontà rese:
  • alle AULSS;
  • all’A.I.D.O;
  • nei Comuni.

Le espressioni di volontà rese con:
  • il “tesserino blu”;
  • le donorcard delle associazioni di settore;
  • gli atti olografi.

non sono note ai medici.
Per questo motivo è importante portare sempre con sé la propria espressione di volontà.
Ti consigliamo, comunque, di informare i tuoi cari della tua scelta.

COSA SUCCEDE SE NON CI SI ESPRIME IN VITA SULLA DONAZIONE ?

In mancanza di una volontà espressa in vita, i medici devono chiedere ai familiari della persona deceduta se si oppongono, o meno, alla donazione.
La legge individua chiaramente quali sono i familiari che hanno diritto di decidere: il coniuge non separato, o il/la convivente, o i figli maggiorenni, o i genitori o il rappresentante legale.

CHE COSA È LA DONAZIONE?

La donazione di organi e tessuti dopo la morte è un atto volontario, consapevole, informato, anonimo e gratuito.

PERCHÈ DOVREI SCEGLIERE DI DONARE?

Ogni anno molte pazienti entrano in lista d’attesa per trapianto perché i loro organi non sono più in grado di funzionare. Senza donazione, però , non ci può essere il trapianto per loro.

QUANTO È IMPORTANTE IL TRAPIANTO PER I PAZIENTI IN ATTESA?

Il trapianto è il loro salvavita. Con il trapianto possono definitivamente guarire e riprendere una vita normale.
Ecco perché donare gli organi è un grande gesto di solidarietà e altruismo.

COSA POSSO DONARE?

Dopo la morte si possono donare organi e tessuti.
Gli organi che si possono donare sono: cuore, polmoni, pancreas, fegato, reni ed intestino.
I tessuti che si possono donare sono: ossa, valvole cardiache, tendini, pericardio, vasi sanguigni, menischi, nervi, cornee e cute.

LA DIAGNOSI DI MORTE È CERTA?

Assolutamente sì.
È proprio la legge che definisce la morte. “La morte si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo”.
La morte è quindi una condizione senza ritorno, irreversibile.

COME FANNO I MEDICI AD AVERE LA CERTEZZA DELLA MORTE?

La legge impone a tre medici di procedere simultaneamente all’accertamento della morte.
La legge stabilisce criteri certi, chiari e inequivocabili per accertare la morte.
L’accertamento della morte è effettuato indipendentemente dalla donazione di organi o tessuti.

QUALI SONO I CRITERI CHE DANNO LA CERTEZZA DELLA MORTE?

Ci sono due modi per accertare la morte: con criterio cardiologico o con criterio neurologico.
La morte può essere accertata secondo il CRITERIO CARDIOLOGICO: la legge dice che l’assenza del battito cardiaco per almeno 20 minuti consecutivi, provata attraverso la registrazione di un elettrocardiogramma piatto, è condizione necessaria e sufficiente ad accertare la morte: se il sangue non arriva all’encefalo per venti minuti, perché il cuore ha smesso di battere, l’encefalo cessa irreversibilmente di funzionare: questa condizione dà la CERTEZZA della morte.
La morte può essere accertata secondo il CRITERIO NEUROLOGICO: in questi casi si è verificato un danno dell’encefalo (trauma , emorragia,...) che ne comporta la perdita irreversibile della funzione, cioè la morte del paziente. Questa condizione si può realizzare indipendentemente dalle funzioni residue di qualsiasi altro organo: il cuore può continuare a battere perché è mantenuto artificialmente dalle macchine e dai farmaci della rianimazione.
La legge impone che l’accertamento di morte secondo criterio neurologico venga effettuato da una Commissione indipendente formata da tre specialisti.
La Commissione dovrà osservare il paziente per un periodo di almeno 6 ore e confermare la presenza di precisi segni, stabiliti dalla legge. Questo collegio ha il compito di sottoporlo a tutte le indagini strumentali necessarie finalizzate ad accertare la totale assenza di attività cerebrale. Solo al termine della osservazione la commissione potrà accertare la morte.

SPESSO SENTO PARLARE DI COMA: È UN SINONIMO DI MORTE?

No.
La morte è uno stato irreversibile e definitivo. Lo stato di coma non è una condizione immutabile, le persone in coma sono vive e le cure potrebbero modificare la loro condizione.

QUANDO SI DIVENTA DONATORE DI ORGANI E TESSUTI?

La legge dice che si diventa possibili donatori solo dopo che è stata accertata la morte.
Se esiste una espressione di volontà fatta in vita dalla persona deceduta, i medici la onoreranno: favorevole o meno alla donazione.

FINO A CHE ETÀ POSSO DONARE?

Non c’è limite di età per donare.

SONO AMMALATO, POSSO DONARE?

Se intendi donare, decidi di donare comunque: i medici hanno tutte le competenze per verificare, al momento della donazione, se i tuoi organi e i tuoi tessuti siano idonei alla donazione.

SONO UN CREDENTE, LA MIA RELIGIONE PERMETTE LA DONAZIONE DI ORGANI?

La maggioranza delle religioni, o confessioni religiose occidentali, sostengono senza alcun dubbio la donazione e il trapianto degli organi. La Chiesa Cattolica ha sottolineato in molte occasioni che la donazione degli organi è un atto supremo di generosità, carità e amore. Altre religioni, fra cui quella Ebraica, Islamica e dei Testimoni di Geova non pongono nessuno ostacolo alla donazione

HO ANCORA BISOGNO DI CHIARIMENTI, A CHI MI POSSO RIVOLGERE?

Puoi parlare dei tuoi dubbi rivolgendoti alla rete degli esperti della donazione, (COT), alle associazioni di settore (AIDO) oppure al CRT.

CHE COSA È LA DONAZIONE DA VIVENTE?

In alcuni casi è possibile donare quando si è in vita.
Gli organi che si possono donare da vivente sono il rene, parte del fegato e del polmone.
I tessuti che si possono donare sono: la placenta, il sangue cordonale, osso della testa di femore, vene safene, midollo osseo (cellule staminali) e sangue. (maggiori informazioni)
Ultimo aggiornamento il  10 luglio 2024